La sua espansione e il suo ampliamento si attestano sui due assi principali (sud-nord, est-ovest) lungo i quali si compiono ingenti ed onerosi lavori strutturali, vi vengono collocate le fontane di Galatea e di Nettuno, esteso e potenziato l’impianto di irrigazione e dei giochi d’acqua.
Ai lati dell’Esedra con la nicchia del gruppo scultoreo in cotto del “Ratto delle Sabine o di Proserpina” trovano collocazione due serre fredde destinate al ricovero invernale degli agrumi e, successivamente, due serre calde per le specie esotiche. Da una descrizione redatta nel 1840 dal botanico Linneo Tagliabue si ha notizia della grandi varietà di piante a dimora: ananas, banani, caffè, tamarindi, palme, e ancora orchidee, ibisco e gardenie.
Oggi si contano nel Parco alberi appartenenti a 56 specie differenti. Arbusti, classificati in 15 specie. Da un raro Ginko Biloba la cui probabile messa dimora risale al 1850-55, ad alcuni Cedri dell’atlante, dalle Magnolie grandiflore alle Querce ai Bagolari.
LA CARPINATA
Il vero unicum del Parco è la carpinata che con i suoi ottocento metri di lunghezza rappresenta l’esempio più lungo d’Europa.Si tratta di un “corridoio verde” utilizzato dai signori come passeggiata rinfrescante soprattutto nella stagione estiva e restituito al pubblico grazie agli interventi avviati nel parco a partire dal 2005 che hanno portato all’inaugurazione della carpinata nel mese di aprile 2008 realizzando così una fase importante nella riqualificazione del parco storico di Villa Litta di Lainate.
Nessun commento:
Posta un commento